venerdì 4 luglio 2008

Movie Ink #1: Cape Fear w/ Robert De Niro



Si inaugura qui Movie Ink, la rubrica che affronta le commistioni e gli innumerevoli rapporti che il tatuaggio vanta col cinema. Immagine dell'immagine.

La prima puntata la dedichiamo a Cape Fear - Il promontorio della paura. Film del 1991, remake de Il promontorio della paura di Jack Lee Thompson del 1962, ennesimo connubio director-attore feticcio Scorsese - De Niro, dal successo contenuto ma dal vigore immaginifico e narrativo incredibie.
La struttura del pathos della pellicola fa affidamento, ovviamente, sulla figura sadica e violenta del protagonista (De Niro), un galeotto che, uscito di galera, brama vendetta nei confronti dell'inetto avvocato che lo ha, di fatto, fatto incarcerare.
E per creare quest'immagine violenta e 'carcerina' Scorsese ha deciso di ricoprire di (fake) tatuaggi l'intero corpo del protagonista. Qui il tatuaggio è quindi inteso come mezzo di scena, costume. Nel '91 ancora più che oggi un uomo pieno di segni identificativi di una certa criminalità poteva incutere maggior terrore e caratterizzare maggiormante il 'villain' della pellicola, d'altonde un ventina d'anni fa il tatuaggio aveva ancora un significato diverso e sconosciuto ai più nelle nostre società.

I fake tattoos del film sono abbastanza ben riprodotti, ricalcano, come era naturale che fosse, lo stile coloured traditional, ed hanno un tratto, voluto o meno non è lecito saperlo, decisamente insicuro, tipico del tatuaggio carcerario.

Nessun commento: